Il Meteo – Un’estate caratterizzata da gran caldo e super temporali

Con l’avvio dell’autunno meteorologico il 1° settembre, il caldo non molla la presa, anche se la situazione è nettamente migliore rispetto all’anno scorso sotto il profilo della siccità, quando di questi tempi eravamo in piena emergenza idrica. Le piogge degli ultimi giorni di aprile, le numerose perturbazioni del mese di maggio e l’instabilità della prima parte del mese di giugno hanno aiutato a sollevare un quadro disastroso, quando la carenza di precipitazioni aveva messo a dura prova i corsi d’acqua, che non vedevano un incremento significativo della loro portata dal mese di novembre 2021.

Siamo alla quarta ondata di calore, dopo quelle della seconda parte di giugno, della seconda decade di luglio e della seconda e terza decade di agosto, quest’ultima la più intensa che ha fatto segnare temperature record sul nostro territorio che non si vedevano dall’agosto 2003, toccando il suo apice nella giornata di mercoledì 22 agosto, quando sono stati sperimentati valori record sulla Martesana: 38.1° a Cassano d’Adda e Vimodrone, 37.3° a Settala e Segrate, 37.2° a Trezzano Rosa, 36.9° a Mediglia e 36.7° a Vignate.

Una nota particolare per quanto concerne i temporali, i più intensi sviluppatisi tra venerdì 21 luglio e lunedì 24 luglio. Nella prima delle due giornate, si è verificato anche un tornado nella mattinata, che ha colpito la zona industriale di Gessate. L’evento ha sradicato diversi alberi, strappato coperture di numerose aziende trascinandole fino a 400/500 metri di distanza, provocato danni a cartelloni e segnaletica stradali. La conseguenza è stata un intenso flusso di correnti da Sud-Sud-Ovest umide e instabili, che si sono scontrate con l’aria più secca e rovente dell’anticiclone africano. associato al transito di due nuclei di vorticità positiva, una appunto di prima mattina, l’altra tra pomeriggio e serata, quando si sono rinnovati temporali su tutto il territorio, provocando più danni nella zona di Melzo, con numerosissime auto tempestate dalla grandine grossa come noci, pareti di edifici mitragliate dai chicchi giganteschi e tetti di edifici sfondati. Nella seconda giornata invece, raffiche molto intense hanno sferzato la zona di Gorgonzola, andando poi a riversare la loro forza, con annessi danni, verso il cremasco e la zona di Treviglio.

Gli ultimi eventi temporaleschi, verificatosi domenica 27 agosto, hanno portato con sé invece danni relativi più alle scariche elettriche. Nella nostra zona ne sono caduti almeno quattro nella fetta di territorio compresa tra Basiano e Masate, Cassano d’Adda, Pozzo d’Adda e Trezzo sull’Adda, con effetti contenuti poiché verificatosi in aperta campagna. Diversamente è andata invece in Brianza, con una saetta che ha colpito una conduttura dell’acqua nel comune di Lesmo, andando a provocare la rottura anche di una vicina conduttura del gas, che ha lasciato senza gas per quasi una settimana oltre tremila abitanti della zona sud di Lesmo e delle frazioni di Gerno e Peregallo.

Per quanto concerne il futuro prossimo, non si intravede un cedimento dell’alta pressione almeno fino al metà della prossima settimana, quando attorno al 13 settembre potrebbe esserci l’ingresso di una saccatura atlantica sul bacino del Mediterraneo, mentre per l’ultima parte del mese potrebbe essere caratterizzata dall’instabilità per il passaggio delle code di alcune perturbazioni atlantiche. Qualche fenomeno potrebbe però già affacciarsi nella notte tra martedì e mercoledì per un calo dell’alta pressione determinato dai residui dell’ex uragano Franklin, il quale aveva provocato inondazioni nelle Bermuda un paio di settimane fa, ed arriverà sull’Europa depotenziato, portando temporali intensi per la maggior parte oltralpe, tra Francia, Germania e parte della Spagna

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