Brugherio – La questione relativa ad Asfalti Brianza

Sulla questione relativa ad Asfalti Brianza (da ora in poi AB), il sindaco di Brugherio insieme a quello di Agrate Brianza, viste le novità della scorsa settimana, fanno il punto della situazione, con questa nota necessariamente lunga.

In relazione a questa tematica, si sta lavorando su fronti diversi:

– la variante all’impianto, per l’installazione di un nuovo bruciatore e altre strutture che dovrebbero migliorare la situazione attuale;

– il tavolo aperto in Prefettura, che vede coinvolti il Comune compentente (Concorezzo), ARPA e ATS e dedicato alle tematiche che sono emerse con maggiore forza in questi ultimi mesi, e che ha stabilito l’avvio di diverse tipologie di verifica della salubrità dell’aria (monitoraggio istantaneo con dei canister e monitoraggio con campionamenti attivi e campionamenti passivi);

– il lavoro della Procura di Monza, che ha prima disposto il sequestro dell’impianto e poi concesso una riapertura parziale dello stesso, dalle 23 alle 2 e dalle 4 alle ore 6.30 di ogni giorno, e che ha imposto la rimozione dei rifiuti;

– l’ordinanza del Sindaco di Concorezzo del mese di agosto 2019, con la richiesta di sostituzione del bruciatore con contestuale installazione di un avanforno, per “rimuovere e abbattere le cause che determinano l’inconveniente di carattere odorigeno”;

– l’attuazione della procedura prevista dalla Regione e relativa alle emissioni gassose in atmosfera derivanti da attività a forte impatto odorigeno, ovviamente successiva all’attuazione dei lavori oggetto della variante.

Stiamo già dando collaborazione alla fase di monitoraggio istantaneo con i canister, che è una delle attività (come vi scrivevo qui sopra) previste dal tavolo di lavoro della Prefettura.

A proposito dei lavori, venerdì scorso si è tenuta in Provincia la Conferenza di servizi che deve esaminare la richiesta di modifica dell’autorizzazione unica ambientale (AUA), per autorizzare l’installazione del nuovo bruciatore e di tutte le altre strutture che dovrebbero migliorare la situazione attuale.

Quello che è successo venerdì mattina in Provincia è stato però inaccettabile: nonostante il precedente rinvio di novembre e la richiesta di presentare documenti integrativi e più chiari, AB non ha praticamente dato nessuna delle risposte richieste dagli enti nella precedente seduta di conferenza di servizi. In più, la documentazione presentata ha generato ulteriori dubbi, che peraltro i tecnici di AB presenti non hanno saputo chiarire.

Alla conferenza di servizi Brugherio ed Agrate partecipano solo come “uditori”, perchè per legge i Comuni vicini ad un impianto non hanno voce in capito.

Nonostante questo, abbiamo fatto mettere a verbale la nostra posizione chiara, che esprime sconcerto e stupore per come AB ha trattato le richieste delle istituzioni, segno di un totale disinteresse rispetto all’impatto che la loro presenza sta generando sui cittadini.

Abbiamo anche messo a verbale la richiesta di avere documenti che dimostrino che AB sta rispettando il divieto di scarico in fognatura, fino a che non eseguono quanto richiesto loro dall’ufficio territoriale d’ambito di Monza e Brianza.

La prossima conferenza è fissata per giovedì 23 gennaio, ed entro lunedì 20 l’azienda deve presentare i documenti utili a chiarire quanto non ha saputo precisare venerdì scorso; ci siamo, a proposito, opposti alla richiesta di AB di avere più tempo per presentare questi documenti.

Ci aspettiamo quindi risposte chiare su temi molto importanti (vogliamo ad esempio sapere se attualmente lo stoccaggio dei rifiuti di AB è davvero già stato spostato al di fuori del raggio di 200 m di rispetto del pozzo di captazione di Brianzacque) e vogliamo una risposta altrettanto chiara da parte di AB sul rispetto delle condizioni fissate per la riapertura parziale.

L’appuntamento del 23 gennaio è quindi molto importante e vi aggiorneremo in proposito, sapendo fin d’ora che in assenza di questi chiarimenti porteremo avanti altre azioni.

Rispondiamo però subito ad un commento che sicuramente riceveremo: l’impianto intanto resta aperto, perchè la precedente autorizzazione è comunque valida e perché, come già chiarito a inizio post, l’autorizzazione ad una riapertura parziale non dipende da scelte comunali.

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