Gli eventi di Carnevale più belli in Lombardia

Il Carnevale è tradizionalmente la Festa dedicata ai bambini, anche se negli ultimi decenni gli adulti ne hanno fatto il loro evento per tornare ad essere bambini. E’ una festa che si celebra nei Paesi di tradizione cristiana e in particolare in quelli di rito cattolico. Secondo la più accreditata interpretazione la parola ‘carnevale’ deriverebbe dal latino carnem levare (“eliminare la carne”), poiché indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima
In Lombardia è per tradizione il Carnevale dedicato alle maschere, alcune diventate famose e simbolo della città. Tra questi ricordiamo Arlecchino, forse il personaggio più famoso e amato insieme a Pulcinella. Ma di travestimenti celebri ce ne sono tanti altri, a cominciare da Meneghino a Milano, che negli anni è diventato addirittura il simbolo della città. Rappresenta il servo che la domenica accompagnava a messa o a passeggio le nobildonne; la sua saggezza popolare è piena di luoghi comuni ma è anche simpatico e generoso.
A Bergamo c’è anche un’altra maschera molto nota: il Gioppino che è un contadino dal cuore buono che quando serve diventa scaltro e lesto di mano; basso, tarchiato, gira sempre con un bastone da polenta e ostenta i suoi tre gozzi come fossero gioielli.

Tanti gli eventi che vengono realizzati per festeggiarlo, non solo nei grandi centri ma in tutti i paesi della Lombardia, perché è una tradizione molto sentita. Ecco alcune manifestazioni di rilievo:
– il Gran Carnevale Cremasco (dal 09.02 al 01.03) è probabilmente il più importante Carnevale della Lombardia. La festa viene inaugurata dalla maschera simbolo della città: il Gagèt còl sò Uchèt. Il contadino e la sua oca guidano la sfilata dei gruppi folcloristici e dei carri allegorici, lungo le vie del centro;
– il Carnevale di Bagolino (24 e 25 febbraio) dove sono proprio le maschere tipiche ad animare la festa di piazza. Qui si svolge un Carnevale della Lombardia tra i più amati. Da queste parti la tradizione è così sentita che le musiche originali e i balli, inscenati dai balarì durante il Carnevale, sono identici da secoli. I balarì sono eleganti danzatori che girano per il paese sostando davanti alle case di amici, parenti e amori per esibirsi nel ballo;
– il Carnevale di Cantù (dal 02.02 al 29.02), si svolge nel sambodromo del centro, dove sfilano i carri allegorici più grandi del Carnevale della Lombardia. Sette carri realizzati dagli storici gruppi folcloristici della città si sfidano per vincere il primo premio. Il corteo viene sempre guidato dal carro di Truciolo, la maschera tradizionale di Cantù. Al corteo prendono parte bande musicali e gruppi folcloristici dalla Svizzera e da ogni parte d’Italia. Alle tre sfilate complessive assistono sempre almeno quindicimila persone;
– il Carnevale di Mantova (dal 08.02 al 16.02), mette in scena la fiaba di Re Trigol. Si tratta di un evento fortemente simbolico, che celebra la natura di questi luoghi, la flora, la fauna e in special modo gli specchi d’acqua che circondano la città.Re Trigol, infatti, è una maschera che si richiama alla castagna, trigol in dialetto mantovano, che cresce nei tre laghi alle porte di Mantova. Duemila figuranti acclamano dunque il Re del Carnevale di Mantova, che viene eletto insieme a tutta la sua corte, che comprende la Regina Natura e una serie di altri personaggi come la Principessa Ninfea, il Principe Caplàs e tanti altri. Dopo l’elezione il corteo dei figuranti, partendo da piazza Castello, sfila davanti alle piazze e ai palazzi gonzagheschi, creando un’atmosfera incantevole che si conclude con una tradizione molto amata da queste parti: risotto e lambrusco per tutti i partecipanti alla sfilata.

In Martesana quello più famoso è il Carnevale di Trezzo che si svolge sabato 29 febbraio dalle 20 alle 23. La tradizione vuole che a bruciare sia il Povero Pietro, in augurio di una stagione agricola proficua e rigogliosa, un fantoccio di paglia che scaccia il gelido tormento salvaguardando i raccolti fino a fine dell’autunno. A oggi l’antica tradizione contadina si è trasformata in una manifestazione suggestiva, che ogni anno attira a Trezzo migliaia di persone. Un corteo in maschera attraversa le vie del centro di Trezzo tra colori, coriandoli e un clima di festa. Poi, davanti alla Centrale Idroelettrica Taccani, la preparazione del grande rogo. “Allo scoccare delle 22 – scrive la Pro loco – il fantoccio condannato al rogo verrà posizionato su gigantesca zattera galleggiante e bombardato da una pioggia di frecce infuocate.

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