I numeri dell’accoglienza lombarda per i rifugiati ucraini

La Regione Lombardia si è mobilitata in massa e oltre a inviare uomini in Ucraina ha inviato quintali di cibi, vestiti e altri generi di prima necessità e parallelamente ha accolto dal 24 febbraio scorso, data di inizio del conflitto, 34.759 cittadini Ucraini in fuga dal proprio Paese, rispetto ai circa 86mila arrivi registrati in tutta Italia. 
L’incontro tra Fontana con il Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, e con il Commissario Delegato Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA), il prefetto Francesca Ferrandino, è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione e per un confronto sul modello organizzativo utilizzato in Lombardia per affrontare l’emergenza connessa allo straordinario arrivo di profughi ucraini che stanno scappando dai bombardamenti per arrivare nel nostro Paese e in Lombardia.

I dati dei profughi ucraini in Lombardia

In Lombardia in base ai dati raccolti dalle Prefetture e dal Sistema Sanitario Regionale sono 34.759 i cittadini ucraini arrivati. In particolare sono 28.171 quelli intercettati dal SSR di cui 7.819 in ATS Milano, quindi 4.881 in ATS Insubria, 651 in ATS Montagna, 3.404 in ATS Brianza, 2950 in ATS Bergamo, 4.633 in ATS Brescia, 2.253 in ATS ValPadana, 1.749 in ATS Pavia.

Dei 28.171 che hanno avuto un contatto con il sistema sanitario, 12.451, pari al 44%, sono minori. Mentre 306 (1%) hanno patologie. I tamponi erogati e registrati nel sistema regionale sono 16.359 con un tasso di positività del 2%. (Si segnala che comunque a tutti i profughi è erogato un tampone a volte anche al di fuori del territorio lombardo).

Le vaccinazioni somministrate ai cittadini ucraini fuggiti dal loro Paese e arrivati in Lombardia, dal primo marzo 2022 al 7 aprile, sono 4.469.

Negli ospedali lombardi sono presenti circa 50 bambini e 8 adulti oncoematologici e che presentano altre patologie gravi.

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