Sparano alla porta di casa di un coetaneo: in manette due giovani uno di Pioltello, l’altro di Settala.

Arrestati dai Carabinieri di Sesto S. Giovanni due giovani ragazzi, un 18enne di Pioltello e un 19enne di Settala, entrambi italiani ed entrambi incensurati, con l’accusa di tentata estorsione, minaccia aggravata e porto abusivo di arma da fuoco perché ritenuti responsabili di un blitz punitivo a Cologno Monzese presso il domicilio di un coetaneo peruviano. Ad avvisare le forze dell’ordine è stato un vicino di casa del peruviano (domiciliato nelle vicinanze di via Venezia e barricato all’interno) che aveva telefonato al 112 segnalando l’esplosione di colpi di pistola all’interno del condominio. I militari, accorsi immediatamente sul posto, accertavano che la porta d’ingresso era stata danneggiata da evidenti segni di calci e pugni e, soprattutto, era visibile il foro d’ingresso di un proiettile e a poca distanza è stato rinvenuto un bossolo calibro 6.35.

Sentito sommariamente sul posto, il ragazzo peruviano ha riferito che con ogni probabilità si trattava di una vendetta amorosa da parte dell’ex della sua fidanzata, una 16enne di Vignate. I militari avevano poi in realtà scartato quella pista, anche se la 16enne è stata di grande aiuto per le indagini. La ragazzina, subito raggiunta dai carabinieri, aveva infatti spiegato che qualche ora prima era stata minacciata in strada da tre uomini incappucciati che le avevano intimato di avvisare il suo ragazzo di “rispondere al cellulare e di farsi trovare al più presto”. Inoltre, è stata contattata sul proprio profilo Instagram con minacce rivolte al fidanzato peruviano e fornendo i relativi file audio. I carabinieri dopo aver ascoltato gli audio, che sono suonati come una sorta di auto accusa, e fatto le indagini del caso, sono risaliti al 18enne residente a Pioltello, conosciuto con lo pseudonimo “O track”, in onore del personaggio di Gomorra. Alla vista dei militari sotto casa sua a Pioltello, il giovane ha gettato due coltelli dalla finestra ma non ha fatto in tempo a nascondere un borsello blu, che era stato visto e descritto dal 19enne minacciato. Il complice è quindi stato identificato, anche lui, grazie alle foto sui social insieme all’amico.

I carabinieri, dopo averlo cercato a Settala a casa dei genitori, lo hanno intercettato a Vignate presso l’abitazione della nonna. Un volta in caserma, “O track” ha ceduto e ha portato i militari nuovamente a Pioltello, facendo trovare poco distante da casa sua la pistola usa per il blitz.

I due giovani messi sotto torchio e ormai alle strette hanno raccontato la loro verità: i due hanno spiegato di aver consegnato 3mila euro al giovane peruviano per acquistare una partita di droga. Al momento di concludere l’affare, lunedì, il ragazzo avrebbe però fatto perdere le proprie tracce, scatenando la furia dei due. Su questo racconto sono ancora in corso accertamenti degli investigatori, anche se la reticenza iniziale della vittima lascia pensare che un fondo di verità possa esserci. All’udienza di convalida il giudice ha deciso per gli arresti domiciliari in attesa di approfondire le indagini.

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