La Giana perde a Trento e retrocede in serie D

Non sono riusciti a sovvertire il pronostico e dopo la sconfitta subita in casa i Biancazzurri perdono di misura anche il ritorno dei play out e retrocedono in serie D dopo otto fantastiche stagioni. Tutto secondo pronostico con il Trento che controlla la gara contro una “spuntata” Giana, che gioca alla pari ma lo sterile attacco lombardo conferma le limitate capacità realizzative.
Il problema del goal è la costante di tutta la stagione e i ragazzi di Contini (subentrato a Oscar Brevi) con soli 25 reti stagionali in campionato su 38 gare sono la squadra che ha realizzato meno reti di tutte le squadre professionistiche del bel paese.

Impensabile un risveglio nella doppia sfida nel confronto diretto contro il Trento, che in attacco schierava Riccardo Bocalon ex Venezia e Alessandria, Cristian Pasquato in serie A con Juventus (1 presenza) Lecce e Bologna, in B con Torino, Empoli, Modena, Padova, Triestina, Pescara e Livorno, Luca Belcastro con 274 presenze quasi tutte in serie C e in panchina aveva attaccanti del calibro di Riccardo Barbuti 284 presenze ex Sassuolo (6 presenze), Matteo Chinellato 274 partite in carriera quasi tutte in serie C.

Un confronto tecnico improponibile con i Biancazzurri che in attacco avevano Fabio Perna (due reti stagionali), impiegato con il contagocce da Matteo Contini unico attaccante di esperienza circondato da tanti giovani promettenti:
Alessandro Corti classe 2000 (6 reti in campionato e miglior realizzatore della Giana) Niccolò Corti classe 2001 (zero reti in 27 presenze), Andrea Tremolada classe 1999 (2 reti totali).

Era quindi prevedibile che le difficoltà in fase di attacco sarebbero state enormi, non si è voluto intervenire nemmeno nel mercato invernale e quindi la retrocessione non è stata una sorpresa almeno per coloro che seguono da vicino le sorti della squadra di Gorgonzola. Cesare Albè, vice-presidente della Giana Erminio, nella conferenza stampa finale di Trento, si è addossato tutte le colpe perché è un grandissimo uomo che si è voluto assumere responsabilità non sue: a gennaio aveva l’accordo con Massimiliano Pesenti (300 presenze e 75 reti tra B e C) e qualche altro bomber di razza ma il presidente Oreste Bamonte ha stoppato l’ingaggio, si mormora per problemi legati alla crisi economica che ha colpito il settore della ristorazione, di cui la sua azienda si occupa come fornitore di prodotti caseari alle pizzerie, ristoranti, ecc.

Le dichiarazioni di Albè

Nel post Trento Giana, in sala stampa il vice presidente e responsabile dell’area tecnica si è espresso così:
“Cosa succederà adesso? Non lo so, ma so che la favola Giana nasce da un momento brutto come questo. I ragazzi poi hanno vinto 3 campionati, hanno fatto tanti anni di C, e anche quest’anno tutti hanno dato il loro contributo. Se c’è un responsabile sono io. Il Trento ha meritato di rimanere in C, complimenti a loro, noi smaltiamo la delusione e poi vedremo. Qualcosa abbiamo sbagliato, ma non so dire cosa succederà adesso, neppure sulla questione ripescaggio o riammissione: non sono il presidente, che ci mette comunque tanta passione”.

Il probabile futuro post professionismo

E’ molto probabile che la direzione tecnica della squadra venga affidata a un fedelissimo, un uomo che ama i colori Biancazzurri, che ha dimostrato di essere capace di ottenere dei risultati e che è stato il capitano della Giana per un lungo periodo: Andrea Chiappella.
Ha completato con successo il corso da allenatore, ha vinto le finali nazionali con la Primavera 3 e lavora egregiamente con i giovani, quindi il profilo ideale per ripartire. Dovrebbero restare alcuni uomini di esperienza che hanno partecipato alla scalata che ha portato Gorgonzola alla ribalta nazionale, Daniele Pinto, Fabio Perna, Simone Perico e Simone Bonalumi e saranno promossi in prima squadra molti dei giovani della Primavera, soprattutto in considerazione del fatto che in serie D bisogna schierare 4 titolari under: un 2001, un 2002, un 2003 e un 2004. Quindi spazio a Piazza, Ghilardi, Gaye, Colombara, Bassani, Villa, Pala, Gorghelli, ecc.

Tutti i tifosi, trascurati e allontanati dalla scarsa comunicazione e dalla mancanza di attività di promozione, si chiedono come sarà il futuro dei Biancazzurri. La paura principale è che si teme un doppio salto all’indietro, considerato che il Presidente Bamonte si è ostinato a bloccare ogni operazione in entrata per coprire le falle dell’attacco, forse per problemi finanziari o per l’avanzamento dell’età e la contemporanea diminuzione dell’interesse per la sua (ex) creatura.
Un ridimensionamento è certamente prevedibile, la società diventerà una ASD (associazione sportiva dilettantistica) e di conseguenza i dipendenti assunti in pianta stabile da quando la Giana è entrata tra i professionisti dovranno trovarsi una nuova sistemazione e forse questa nuova dimensione riporterà alla base certamente quei tifosi che sono stati trattati “a pesci in faccia”! Non tutto il male viene per nuocere …… via i professionisti dello stipendio e largo alla gente che ama la Giana Erminio!!!!

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