Ristoratori in rivolta: domani riapertura di protesta!

Con l’iniziativa “Io apro 1501” molti ristoranti saranno aperti domani venerdì 15 gennaio 2021 per manifestare la loro insoddisfazione per una categoria destinata presto al fallimento. Alla manifestazione di protesta, hanno aderito oltre 50000 ristoratori italiani pronti a riaprire esercitando diritti costituzionalmente garantiti.

Tutti pronti a tirare su le serrande dei loro locali e ritornare ad accogliere i clienti, sono tutti gli operatori della ristorazione, dei bar, dei locali solitamente aperti fino a tardi, che, stremanti da quasi un anno di chiusure obbligate, sull’orlo del fallimento, cercano ora tutte le strade per ripartire. Anche, e forse soprattutto, con l’obiettivo di sfidare il Governo e le restrizioni imposte per contenere il virus. Una protesta vera e propria che, partita da un ristoratore di Pesaro, si sta diffondendo in tutta Italia.

La protesta di “Io apro”

Un “DPCM autonomo”. E’ questa la locandina del decalogo del gruppo di “Io riapro“, megafono di alcuni operatori del mondo della ristorazione. La rete è nata dal passaparola e dai social, in risposta alle chiusure imposte da Governo e Regioni per contenere il Covid-19 e ad oggi, l’hashtag #ioapro1501 vola su Twitter, con oltre 2000 post. Forte anche dell’appoggio di una parte del mondo politico, il centro-destra e alcuni giornali vicini alla Lega, ad esempio. Sui social il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha già espresso solidarietà al mondo di bar e ristoranti, rimarcando come “surreali” alcune chiusure. Non è chiaro quanti saranno i ristoratori che aderiranno alla protesta: l’ANSA, in un tweet ha parlato di 60 mila adesioni in tutta Italia. Più bassi i numeri di Libero, che parla di 30 mila attività.

“Noi ristoratori la chiamiamo ‘Obbedienza Costituzionale’ – spiega Umberto Carriera, uno dei promotori dell’iniziativa – siamo partiti con questo tam-tam mediatico che eravamo solo dieci ed al momento abbiamo raccolto 50 mila adesioni tra bar e ristoranti sparsi in tutta Italia, che dal 15 gennaio saranno pronti a rialzare le serrande per cena. Non si tratta di un open day – specifica – ma da quella data in poi rimarremo aperti e non si tratta di una protesta ma di un’assoluta necessità di un settore oramai arrivato al collasso“.
I ristoratori aderenti a Io apro 1501 sono quindi pronti a ripartire dal 15 Gennaio in totale sicurezza. Massimo 4 persone ai tavoli, distanziamento garantito, uso di mascherine, sanificatori e gel. La categoria è pronta a dimostrare il proprio senso di responsabilità e la capacità di lavorare rispettando e facendo rispettare le regole fondamentale di prevenzione del Covid-19, indicate nel loro DPCM Autonomo (Decalogo Pratico Commercianti Motivati).

Le possibili  sanzioni ILLEGITTIME  alle quali si può andare incontro

I Ristoratori, a causa dell’inosservanza dei provvedimenti governativi potranno andare incontro ad una sanzione di 280,00 euro e una chiusura del locale per 24 ore, si tratta di sanzioni illegittime per le quali tutti gli aderenti a Io apro 1501 possono chiedere assistenza legale inviando il verbale, o qualsiasi richiesta di chiarimento a: legale@confederazioneimprese.it oppure a nannelli@studiolegalenms.it

In tutta Italia sono numerosi gli avvocati pronti ad offrire piena tutela ai Ristoratori nel caso in cui dovessero ricevere sanzioni conseguenti all’inosservanza dei provvedimenti governativi. “I provvedimenti governativi – spiega l’Avvocato Lorenzo Nannellireferente legale di Io Apro 1501 – appaiono di dubbia costituzionalità in quanto sembrerebbe non essere stato operato un opportuno bilanciamento tra il diritto fondamentale alla salute e tutti gli altri diritti inviolabili”.


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