Da venerdì Lombardia verso l’entrata in zona arancione

Da fine novembre, alla scadenza delle due settimane previste per il riesame delle “zone Covid”, anche in Lombardia è possibile un allentamento delle norme e dei divieti anti pandemia e dovrebbe passare dalla fascia considerata a rischio epidemico più alto a quella di rischio intermedio.
Sulla base dei dati raccolti nelle ultime due settimane, il ministro Speranza dovrebbe verificare il i nuovi parametri e se ci sono i presupposti come sembra, dovrebbe provvedere al cambio zona con una nuova ordinanza, ma non sarà un liberi tutti!
Dai report del Ministero, da qualche giorno Lombardia e Piemonte sono entrate «tecnicamente» in zona arancione. Se la discesa della velocità di contagio proseguirà senza intoppi, saranno fuori dal lockdown e le misure restrittive potranno essere allentate.

Le differenze tra zona rossa e zone arancione
Spostamenti

Se la regione Lombardia dovesse passare alla zona arancione, decadrebbe il divieto di spostamento all’interno del proprio comune, quindi, dovrebbe essere possibile spostarsi liberamente e senza autocertificazione sempre nei confini del comune di residenza, rispettando comunque il coprifuoco, che per le zone arancioni rimane valido dalle 22 alle 5. Ricordiamo che anche nelle zone arancioni è invece vietato spostarsi al di fuori del proprio comune e della propria regione salvo che per comprovate necessità e motivi di lavoro, studio e salute. Rimane consentito, analogamente a quanto accade nelle rosse, andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti senza limiti di orario. Così come è consentito uscire per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti. Tutti questi spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario. È consentito anche se “fortemente sconsigliato” anche spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni.

Negozi, ristoranti e centri commerciali

Rimangono invece chiusi al pubblico, anche nel caso di passaggio a zona arancione, bar pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie (ad esclusione delle mense e del catering) che possono continuare a effettuare esclusivamente servizi d’asporto (fino alle 22) e a domicilio. Permane, di conseguenza, anche il divieto di consumare cibo e bevande nella adiacenze dei locali.

A poter aprire in area arancione sono invece i negozi di tutti i tipi (non più soltanto quelli alimentari), compresi quelli di estetica, e i centri commerciali (che però rimangono chiusi nei giorni festivi e prefestivi).

Scuole

Non ci sarebbero cambiamenti per gli istituti superiori e professionali: anche in area arancione è prevista la didattica a distanza al 100%, già applicata in Lombardia sin dal 26 ottobre dopo un’ordinanza regionale firmata dal presidente della Regione, Attilio Fontana. Rimango aperte, ovviamente, scuole elementari e dell’infanzia. Per quanto riguarda le medie, le lezioni dovrebbero tornare a essere in presenza anche per gli allievi di seconda e terza.

Trasporti, sport e cultura

Invariata in zona arancione la situazione dei trasporti pubblici, sui quali permane il limite di capienza del 50%. Stessa cosa per l’ambito sportivo e culturale: rimangono chiusi teatri, cinema, piscine e palestre.

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