Rivoluzione tariffaria per i trasporti della Lombardia

Via libera al nuovo sistema tariffario integrato che riguarderà i milanesi e gli abitanti della Città metropolitana di Monza e Brianza a partire dal primo luglio 2019: esclusi i treni di Trenord fino a quando non verrà raggiunta un’intesa con la Regione Lombardia.
Grazie all’approvazione della riforma delle tariffe dei mezzi pubblici da parte dell’Agenzia del trasporto pubblico locale del bacino di Milano, Monza, Lodi e Pavia, i cittadini lombardi avranno un sistema di trasporto pubblico unitario per l’intero territorio come già avviene nelle più importanti città europee.

Dal primo luglio il biglietto ordinario Atm aumenterà da 1,5 a 2 euro ma sarà valido anche nella prima cintura dell’hinterland e a Cinisello Balsamo. Resterà invariato il prezzo degli abbonamenti. E chi ha un abbonamento urbano potrà spingersi fino alla prima cintura dell’hinterland senza pagare un sovrapprezzo.

“Il nuovo sistema di tariffazione – commenta Umberto Regalia, presidente Agenzia del Trasporto pubblico locale del Bacino della Città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia – è un’occasione per portare vantaggi concreti e immediati alla maggioranza dei cittadini e al territorio. I pendolari ma anche gran parte dei cittadini milanesi beneficeranno dello svecchiamento del sistema attuale, che offrirà finalmente un sistema analogo a quelli delle grandi capitali europee mantenendo e anzi migliorando la qualità del servizio e la sua economicità. E’ pensato e avvantaggia soprattutto per chi il trasporto pubblico lo usa quotidianamente e ne sente il costo sul bilancio familiare. Rispetto a questo risultato l’aumento di 50 centesimi del biglietto singolo è un falso problema perché non tocca chi i servizi li usa davvero e ne sente il peso sul bilancio familiare e permette invece di ridurre il costo del trasporto per gran parte dei cittadini del bacino. Non bisogna sprecare questa occasione facendone argomento di conflitto invece che collaborare tutti per attivarlo subito. Questo è quello che l’Agenzia è chiamata a fare, questo è quello che il territorio chiede e questo è quello che l’Agenzia farà. Dopo l’approvazione, che abbiamo previsto a febbraio, serviranno ancora alcune settimane per adeguare i sistemi di emissione e lettura dei biglietti e degli abbonamenti. C’è tutto il tempo per completare il confronto tecnico con la Regione che in questi anni ci ha accompagnato tecnicamente ed economicamente, per raggiungere l’Intesa sui servizi ferroviari ed offrire insieme il miglior servizio al minor costo alla nostra collettività, è questo il nostro obiettivo”.

Ad oggi sul territorio dell’Agenzia sono attivi 20 contratti di servizio con 8 diverse aziende di trasporto pubblico a cui si aggiungono altri 23 servizi urbani per i comuni non capoluogo. “Uno degli obiettivi assegnati all’Agenzia Tpl è di realizzare un sistema di trasporto pubblico unitario per l’intero territorio come già avviene nelle più importanti città europee e la stessa riforma tariffaria di cui tanto si discute è stata già approvata anche da Regione Lombardia nei suoi elementi fondamentali all’interno del Piano di Bacino. In realtà quello che ancora resta da definire è l’intesa necessaria per estenderne la validità ai servizi ferroviari. Il nuovo sistema però può già essere applicato ai soli servizi di trasporto pubblico locale su tram, gomma e della metropolitana. La nuova tariffa è pensata in modo particolare per chi il trasporto pubblico lo usa sempre: lavoratori pendolari e studenti in prima fila. A questi vanno i vantaggi maggiori: miglior servizio a parità di costo a Milano e miglior servizio ad un costo minore nel resto del territorio. Tutto questo con attenzione particolare alle categorie più sensibili: i ragazzi delle scuole dell’obbligo che potranno finalmente viaggiare gratis (mentre oggi per non pagare devono essere accompagnati dalla mamma fino a 14 anni); gli anziani e i giovani fino a 26 anni godono di sensibili sconti; le famiglie con redditi bassi”.

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